Li voglio vedere i nudi e puri nella foresta o, peggio!, gli asceti in cachemire sul tappeto persiano intrecciato a mano in pura lana, li voglio vedere nel traffico di Roma all’ora di punta che sembra di essere in uno di quei video giochi “spara spara” dove ogni momento spunta qualcuno che ti viene addosso a piedi, in macchina, in motorino, a volte contemporaneamente! Li voglio vedere in quel momento sorridere
benevolenti nella comprensione dell’altrui sofferenza e cedere il passo, pacifici, magari recitando Om mani padme um per diffondere una frequenza positiva e benedicendo l’orda di matti arrabbiati che invece li disintegrerebbero con un laser polverizzatore, se lo avessero.
I veri maestri dello spirito, i veri guerrieri di Luce sono quelli che sguazzano fino al collo nella materia densa e fangosa (e pure un po’ puzzolente) e riescono a sorridere e trovano ogni occasione per essere gentili e accoglienti, che sia quello che non sa parcheggiare e ci mette una vita mentre tu sei in ritardo o sia l’ennesimo lavavetri a cui hai dato qualcosa o sia la signora/e col suv che ti fa vedere quanto ce l’ha grosso, il suv, e ti guarda con sfida. Ecco, lì si vede la tempra, lì si vede se mediti davvero o fai finta.
La meditazione è prendere in mano la propria vita e metterla sul Sentiero, il Sentiero della Luce, il Sentiero del Discepolato. Perché non c’è nessuna elevazione se non dedichi la tua vita al servizio dell’umanità. E l’umanità, nel migliore dei casi, ti verrebbe di prenderla a pizze. Invece no! Sorridi, benedici e mandi Luce e, incredibilmente, ogni tanto la Luce ritorna….
Perché Dio esiste!
*Kung Fu Panda