Ovvero, attento a ciò che desideri… (seconda parte)
Avete presente la nuvoletta di Fantozzi?
Mi sveglio e penso che è una brutta giornata. Inciampo nella ciabatta e dico che va tutto storto, tutto il
mondo ce l’ha con me. Esco di casa arrabbiata perché sono in ritardo e la strada è intasata di auto, poi
trovo tutti i semafori rossi, poi non trovo parcheggio. Intanto continuo ad essere arrabbiata e una
vecchietta attraversa senza guardare e mi riempie di insulti. E così ogni giorno….
Quella nuvoletta diventa sempre più grande e più definita e cerca la compagnia di nuvole simili, con la
stessa frequenza, e io mi ritrovo sempre più arrabbiata con mille motivi che mi danno ragione, circondata
da persone arrabbiate: “capitano tutte a me!”
Chiamatele Forme-Pensiero, chiamatela Legge dell’Attrazione ma la cacca è sempre fatta di quello che
abbiamo mangiato, non si sfugge.
Viviamo, dunque, immersi in queste nuvole psicoemotive, in genere create da noi ma molto spesso create da qualcun altro e cresciute al punto da essere diventate indipendenti e da cercare nutrimento in tutti quelli che capitano a tiro. E, come si può facilmente intuire, in genere non sono nuvolette brillanti
multicolor! In una grande città come Roma, con questa densità abitativa, ci vuole una grande forza interiore per rimanere sereni e luminosi di fronte a questo esercito di nuvole-dissennatori, pronte a risucchiarti tutta la felicità. Richiede un grande impegno nutrire la propria nuvoletta scintillante e colorata ma è un impegno che fa la differenza tra felicità e infelicità, tra salute e malattia. Se poi vogliamo occuparci un po’ anche del benessere del pianeta, cosa che va tanto di moda ultimamente, dobbiamo capire che più nuvolette luminose e colorate mettiamo in giro, più le nutriamo e rinforziamo, più bellezza e armonia e pace diffonderemo intorno a noi e sulla Terra.