Magellano scrisse nel suo diario di bordo che durante i primi tre giorni del suo arrivo nella Terra del Fuoco
gli indigeni non vedevano la nave, finché una canoa andò a sbattere contro l’enorme vascello e
all’improvviso tutti gli indigeni la videro. Non riuscivano a vederla perché non sapevano dell’esistenza di
imbarcazioni simili e il loro cervello non recepiva l’immagine.
Queste sono le aspettative. Le aspettative sono il peggior nemico della felicità, sono la gabbia più terribile in cui possiamo infilarci e ci siamo infilati praticamente tutti.
Siamo abituati dalla nascita a pensare che ogni cosa si fa in un certo modo, è in un certo modo e dà
determinati risultati: “Se fai il bravo/la brava avrai il premio” “Così è giusto, così è sbagliato”, comincia così la modellazione del nostro comportamento su quelle che sono le aspettative della famiglia e della società nei nostri confronti.
Ma l’altra faccia della medaglia è la delusione, la frustrazione, la rabbia. Se io mi aspetto 7 e mi arriva 6 si
genera in me un’emozione negativa che rompe il mio equilibrio psicofisico, ovvero rovina la mia felicità e la mia salute. Paradossalmente questo accade anche se mi arriva 8, perché più un’aspettativa è forte, più non ci si può discostare da essa, neanche in positivo. La cosa peggiore delle aspettative è che vengono date per scontate, non ci si ragiona sopra, non esiste il dubbio: io sono gentile e gli altri saranno gentili con me; io educo bene i miei figli (qui ci sarebbe da scrivere un libro!) e i miei figli saranno educati, saranno felici e mi vorranno bene; io mangio bene e non ingrasso/non mi ammalo (altro libro); chi mi ama mi deve capire al volo, e, viceversa, anche se sono gentile gli altri si comportano male con me; ho fatto tanto per i miei figli e non mi vogliono bene; mangio biologico, macrobiotico, crudista, vegano, ecc, eppure sono grasso/malato.
Le aspettative sono occhiali spessi che ci impediscono di vedere bene noi stessi e gli altri, sono strategie per giustificare la recriminazione nei confronti del mondo, per crogiolarci nella nostra infelicità.
Proprio ieri una mia amica diceva: “Più scavavo dentro me stessa, più vedevo con chiarezza il mondo
intorno a me”. Ecco, l’essenza di Mangrovia di acqua fresca aiuta a vedere il mondo intorno a noi con
chiarezza, togliendo gli occhiali del pregiudizio, delle aspettative. Ci aiuta ad accogliere le cose per come
sono, aprendoci alla conoscenza del nuovo. E, ovviamente, aiuta a guardare anche noi stessi con uno
sguardo obiettivo, aiutandoci a cambiare i comportamenti che ci causano sofferenza e infelicità.