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Roma
La meditazione è presenza.
La meditazione è presenza.

Quando siamo in quello che facciamo, con attenzione e intenzione, stiamo meditando. Si pensa sempre alla meditazione come a qualcosa di astratto, un non-agire, mentre la meditazione è proprio il contrario.
Io medito tutti i giorni, almeno due volte al giorno per dieci minuti. Quando non ci riesco sento la
differenza: sono più nervosa, più dispersiva nell’energia e nelle idee. Faccio meno e lo faccio peggio.
Quei venti minuti al giorno mi garantiscono una presenza nel mondo e nella mia vita più efficace.
Concentrarsi su un mantra o una preghiera o un’immagine riduce il rumore di sottofondo dei pensieri che
produciamo involontariamente e costantemente, così il nostro cervello funziona meglio. Pensate ad una
foto venuta mossa e ad una perfettamente a fuoco. Questa è la differenza.
Concentrarsi, poi, significa puntare al centro. In greco kentron significa pungiglione, punta, dunque dirigere la propria mente con intenzione precisa in un punto preciso.
Io studio il Kung fu e, come sanno tutti coloro che praticano un’arte marziale, ogni movimento ha un
preciso significato e va fatto con la giusta intenzione se si vuole ottenere il risultato previsto.
La meditazione allena la nostra mente come il kung fu allena il corpo: forza, resistenza, efficacia,
determinazione, eliminando tutto ciò che è superfluo.
La meditazione costante permette di sopportare carichi mentali enormi e di essere padroni delle proprie
emozioni. E questo è solo il più piccolo dei benefici che porta.

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